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Anatocismo

L'anatocismo (dal greco ἀνατοκισμός anatokismós, composto di ανα- «sopra, di nuovo» e τοκισμός «usura») nel linguaggio bancario è la produzione di interessi sugli interessi precedentemente maturati (capitalizzazione), su un determinato capitale. Nella prassi bancaria tali interessi vengono definiti composti.

  • Conti correnti: Nei conti correnti, il tipo di capitalizzazione utilizzata è quella trimestrale (ora annuale). Gli interessi debitori nel rapporto di banca diventano composti in quanto periodicamente (trimestralmente/annualmente) diventano parte integrante della somma capitale ed oggetto di ulteriori interessi, i quali vengono poi conteggiati sul capitale cosi’ accresciuto (sul Montante= C+I). L’interesse passivo, spesso assieme alle spese e commissioni  maturate in un dato periodo (in genere ogni trimestre (allo stato ogni anno), viene portato quindi in aumento del debito capitale (viene cioè capitalizzato), con la conseguenza che nel trimestre successivo/nell'anno successiovo il nuovo interesse maturerà non solo sul capitale iniziale, ma anche sull’interesse, le spese e le commisioni del periodo precedente, quindi non sul saldo periodico, bensì sul saldo contabile. Procurando con ciò l'ingiustificato aumento del tasso/costo del rapporto di credito in questione.
  • Mutui:   Il contratto di mutuo  è un negozio giuridico di natura finanziaria tra due soggetti denominati rispettivamente mutuante-creditore, che è colui che concede il prestito, e mutuatario-debitore, che è colui che lo riceve. Quest’ultimo, oltre alla restituzione del capitale ricevuto, deve corrispondere al finanziatore il compenso (interesse) in misura proporzionale (ma non progressiva) all’ammontare del prestito ed alla sua durata. Giova ricordare che nella realtà fattuale è molto frequente l’ammortamento del prestito col metodo “Progressivo “ o “Francese” nel quale l’estinzione del prestito avviene attraverso il pagamento di una rata costante da versare periodicamente (a scadenza prefissata) e comprensiva della  quota capitale e della quota  interessi. Tra i vari metodi di ammortamento conosciuti, quindi, il più usato è certamente quello Progressivo a Rate Costanti o Metodo Francese. Caratteristica peculiare del metodo è quella di mantenere costante la rata (r = c k + ik)  per l’ intera durata del prestito e poiché la quota interessi decresce man mano che il debito viene estinto, aumenterà, conseguentemente,  la quota capitale. Tale metodologia, però, utilizza una formula al cui interno (e più precisamente al denominatore) si trova il famoso binomio di Newton o fattore di capitalizzazione composta (1+I)^n ( vietato dalla legge ai sensi degli art. 821 e 1283 del c.c. ). Tale binomio è un fattore olimpionico di velocità, responsabile della maturazione degli interessi non già in modo proporzionale (in ragione del tempo) così come previsto dall’art. 821 c.c., bensì’ in modo esponenziale. Per tali ragioni l’utilizzo di una siffatta formula è inaccettabile e contra legem:

                                          R= C*I/1-(1+i)^-n

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