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(...) Consideriamo la struttura di un mutuo o leasing assimilata a quella di un’operazione finanziaria nella quale viene inizialmente contabilizzata l’operazione (negativa) di prestito dell’importo finanziato e, successivamente, registrate le operazioni (positive) di versamento delle rate di rimborso.

Operando nel regime finanziario della capitalizzazione composta, a ogni scadenza, contemporaneamente all’addebito della rata viene effettuato l’addebito dell’importo della quota interessi, calcolata sul debito residuo relativo alla scadenza precedente, decurtando in sostanza la sola quota capitale, ossia la differenza tra la rata e la quota interessi. Operando in questo modo, ciascun debito residuo del finanziamento, sul quale sarà calcolata la successiva quota interessi, risulterà comprensivo degli interessi sia del tempo corrente che di quelli di tutti i tempi precedenti, generando il calcolo di interessi su interessi maturati in precedenza ovvero la capitalizzazione degli interessi (anatocismo).

Per la stesura di un piano di ammortamento in capitalizzazione semplice è necessario ricordare come gli interessi maturati nel tempo possono essere contabilizzati ma devono essere pagati solo al termine della scadenza del mutuo/leasing, a differenza del regime in capitalizzazione composta dove gli interessi maturati vengono pagati alla scadenza di ogni singolo periodo con un costo per il contraente dovuto al pagamento anticipato. Nel caso della capitalizzazione semplice, quindi, le quote interessi sono ugualmente calcolate sul debito residuo relativo al tempo precedente, ma a differenza della formula utilizzata nel piano in capitalizzazione composta, al fine di non pagare interessi già contenenti interessi maturati (che produrrebbero ulteriori interessi) e, al tempo stesso, effettuare il loro pagamento contestualmente al pagamento della rata (di cui ne costituisce una parte), è giusto attualizzarne il valore, in capitalizzazione semplice, per il tempo intercorrente tra l’epoca di pagamento e il tempo finale (tempo nel quale tali quote di interesse non attualizzate si sarebbero comunque dovute pagare) secondo la formula:

Valore attuale=1/(1+(n-k)*i)

Questo consente di poter pagare la quota interesse in corrispondenza della scadenza di ogni singola rata per un importo finanziariamente equivalente all’intera quota interessi, pagabile al termine dell’operazione finanziaria, secondo il regime finanziario della capitalizzazione semplice.